Correre nel deserto rappresenta oggi l'ultima "grande frontiera" del podista e questa vera e propria avventura affrontata a costo di sacrifici in quello straordinario ambiente naturale che è il deserto ha sostituito - nei sogni del corridore - l'altrettanto difficile prova della centochilometri o delle ultramaratone in genere, ormai sentite, per così dire, alla portata di tutti. Sempre più amatori si avvicinano infatti al deserto ed alla formula della corsa-avventura partecipando alle varie manifestazioni che vengono ogni anno allestite da organizzazioni italiane o straniere, al solo scopo di potersi confrontare soprattutto con se stessi, in un ambiente incontaminato, senza velleità di classifica.
CORRERE NEL DESERTO ORA IN VERSIONE DIGITALE
Una delle più importanti gare "su sabbia" è senza dubbio l'affascinante "Marathon des Sables" che si disputa ogni anno nel deserto del Marocco e che vede ai nastri di partenza, edizione dopo edizione, un numero sempre maggiore di concorrenti. E proprio alla "Marathon des Sables" che può vantare la meritata fama di "corsa più dura del mondo", è dedicato questo volume, ora anche in versione digitale, opera del canadese Barry Lewis - l'autore di "Running the TransAmerica Footrace" (il libro che tratta della corsa a piedi più lunga del mondo, quella da costa a costa degli Stati Uniti) - che è in pratica un diario della sua esperienza incredibile nel deserto del Sahara come partecipante alla maratona delle sabbie, un racconto insomma pieno di curiosità e consigli che - affiancato ad un capitolo di interviste ai partecipanti italiani - non mancherà di affascinare chi sogna di correre nel deserto.
| | Correre sulla sabbia - Contrariamente a quanto si crede, la corsa sulla sabbia non costituisce un buon metodo d'allenamento. Va sottolineato per tutti coloro che nelle ferie estive pensano che allenarsi sulla sabbia morbida, magari di prima mattina, possa essere uno stimolo rigenerante. |
| | Alla "100km del Sahara" con Adriano Zito - Il mattino sembra di aver sognato, non vi sono tracce tangibili del violento temporale, il sole brilla alto e la temperatura sale; solo alcuni inconfutabili particolari ci fanno capire che non è stato il vino a farci scherzi, è successo davvero! Questa esperienza ci mancava proprio e sarà certamente un ricordo indelebile. |
| | Alla "Maratona delle Sabbie" con Piergiorgio Scaramelli - Fuoco, caldo, stelle, odori di fumo, di sudore, sabbia, parole, silenzio, e questo nell'immensità del deserto, dove anche essendo tanti siamo soli. Soli con i propri pensieri, solo per riflettere, e guardarti dentro sperando di vedere il bello che cè dentro il nostro io. Che il deserto sia con noi. |
| | Alla "Ultra Mirage El Djerid 100km" con Indro Neri - I primi chilometri di corsa sono stati piacevolissimi. La terra battuta offre un supporto perfetto per correre senza pensieri, godendosi lo spettacolo della natura: le piste che sembrano infinite, gli ampi spazi aperti delimitati solo da piccole dune di sabbia, le varie gradazioni del terreno. È solo quando la pista finisce e la sabbia incomincia che si viene riportati alla dura realtà: non si tratterà di una passeggiata. |
| | Alla "Jordan Desert Cup" con Rino Fumagalli - Si corre da subito, la voglia è tanta e Petra è bellissima, sembra di correre dentro un film di Indiana Jones; è subito salita, lo sarà per i primi quaranta chilometri, ma il serbatoio è ancora pieno cosi come è tanta la voglia di dimostrare a se stessi e agli altri che mesi di allenamento non sono passati invano. Il paesaggio mi riempie gli occhi, il cuore, la testa. |
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